Parliamo di ormoni bioidentici?
Gli ormoni bioidentici sono utilizzati in Europa da oltre 50 anni e milioni di donne li hanno assunti con successo in tutto il mondo.
In Italia sono poco conosciuti dai medici e di conseguenza dalle pazienti, ma questo non significa che non funzionino o che non siano sicuri.
Secondo le definizioni ufficiali, gli ormoni bioidentici sono “composti che hanno esattamente la stessa struttura chimica e molecolare degli ormoni prodotti nel corpo umano”, per cui l’organismo li riconosce come propri.
Da dove derivano?
Chiariamo subito che non sono fitoterapici o fitocomplessi, cioè piante ad azione ormonal. Derivano da vegetali (es. discorea villosa, soia etc) che hanno una struttura molto simile a quella del colesterolo, dal quale provengono chimicamente gli ormoni steroidei. Da questa materia prima di partenza, con piccole modifiche strutturali, si possono ottenere tutti gli ormoni steroidei, gli ormoni sessuali prima di tutto, come estrogeni (estradiolo, estriolo), progesterone e testosterone, DHEA ma anche molti altri.
Da ciò ne deriva che sono utilizzabili non solo per il supporto da fornire alla donna in premenopausa e postmenopausa ma anche in situazioni di irregolarità del ciclo, disturbi uroginecologici, deficienze tiroidee e di ormoni importantissimi per la salute come la melatonina, il pregnenolone.
Terapia ormonale sostitutiva in climaterio con ormoni bioidentici?
La terapia ormonale sostitutiva con ormoni bioidentici o BHRT (Bioidentical Hormonal Replacement Therapy) fornisce gli ormoni che l’organismo non produce più, o che produce in quantità insufficienti, con ormoni uguali a quelli che produceva prima, e non con delle copie non originali, come avviene nella TOS, la classica Terapia Ormonale Sostitutiva.
Per cui la terapia BHRT è una evoluzione della terapia ormonale classica che si usa ancora oggi, che utilizza invece ormoni di sintesi ad alta potenza, con dosaggi uguali per tutte le donne, senza mirare al riequilibrio ormonale personalizzato.
Quali effetti?
Grazie alla loro struttura chimica identica e quindi riconosciuta dall’organismo come propria, reintrodotti correttamente, permettono all’organismo stesso di continuare le proprie funzioni come se la carenza ormonale non si fosse mai presentata, eliminando i sintomi del climaterio immediati (flussi troppo abbondanti, vampate, sudorazioni, nervosismo, insonnia) ma anche rallentando l’invecchiamento di tutti gli organi la cui salute dipende anche dagli ormoni sessuali (metabolismi, ossa, muscoli, pelle, capelli, apparato genito-urinario).
Quali vantaggi?
Sono vantaggi molto importanti!
Gli effetti sull’organismo sono più fisiologici proprio perché sono ormoni bioidentici.
La terapia può essere personalizzata per quel che riguarda le dosi che nel tempo possono essere modificate agevolmente se le necessità cambiassero.
E’ una terapia che mira al bilanciamento ormonale, ad una modulazione, non solo a una sostituzione di ciò che manca.
La somministrazione avviene attraverso vie differenti da quella orale. Ciò ne determina un miglior assorbimento e dunque la possibilità di ottenere gli stessi effetti con dosi minori.
Possono essere utilizzati già nel periodo premenopausale e la sostituzione può essere portata avanti per molti anni.
Altri vantaggi
la terapia di modulazione ormonale con bioidentici, per funzionare al massimo, richiede lo studio e il controllo dei livelli di vitamine e di enzimi e della eventuale carenza di altri ormoni. E’ dunque importante avere uno sguardo globale alla salute della donna. Diventa anche un’opportunità per il medico di proporre modifiche dei comportamenti alimentari errati, di promuovere la ricerca di una vita fisicamente più attiva e più equilibrata da un punto di vista psicologico. Insomma è una medicina olistica che cerca un benessere complessivo e che mira anche a rallentare e a graduare l’invecchiamento.
Quali svantaggi?
Se ben utilizzati non possiedono particolari effetti collaterali. Sono ovviamente controindicati nelle donne che hanno malattie oncologiche ormonodipendenti.
Gli ormoni bioidentici non vengono prodotti come farmaci dall’industria ma esclusivamente dai laboratori delle farmacie come sostanze galeniche.
Per cui il principale svantaggio è rappresentato dal costo maggiore delle materie prime e dunque anche della preparazione galenica, che richiede un buon farmacista preparatore. La ricetta deve essere rinnovata dal medico ogni 3 mesi.
Come vengono somministrati?
Gli ormoni bioidentici sono somministrati in dosi inferiori rispetto a quelli di sintesi e attraverso vie più sicure: transcutanea (creme), sublinguale, transmucosa (mucosa vulvovaginale- creme, ovuli). Sono vie di somministrazione che evitano il primo passaggio epatico e quindi il sovraccarico metabolico del fegato.
Chi può prescrivere gli ormoni bioidentici?
Pur essendo di estrazione naturale, si tratta tuttavia di farmaci ormonali veri e propri che possono avere effetti collaterali se non opportunamente dosati.
La prescrizione di ormoni bioidentici richiede una formulazione decisa volta per volta dal medico e realizzata dal farmacista. Per questo motivo è indispensabile che un ginecologo esperto valuti prima la condizione ormonale della donna, la sua salute generale e che la segua nel tempo con controlli regolari e specifici. E’ l’unico modo per supportare a lungo il benessere della donna con un sostegno ormonale che sia il più possibile personalizzato e sicuro.
Dottoressa Lidia La Marca
Specialista in ginecologia, oncologia e neuroimmunologia
www.lidialamarca.it