L’uomo e l’integrazione ormonale
Quando si parla di terapia ormonale sostitutiva, TOS, si pensa alla donna in menopausa. Meno conosciuto è il tema della terapia ormonale integrativa nell’uomo che viene utilizzata per trattare squilibri ormonali del testosterone. La carenza di androgeni, in specifico il testosterone, influenza pesantemente la qualità della vita dell’uomo che si sente si sente più stanco, riferisce problemi all’erezione, ha una diminuzione della massa muscolare e un aumento della massa grassa, l’osso si rarefà e la depressione è in agguato.
Se ne parla poco ma negli ultimi dieci anni le prescrizioni terapeutiche a base di testosterone, il principale androgeno sono triplicate sia negli uomini di età più avanzata che nei giovani.
Si utilizza per trattare l’ipogonadismo, per contrastare l’andropausa, fenomeno più graduale della menopausa ma presente anche nell’uomo, in caso di asportazione dei testicoli per tumori e nelle situazioni di cambio di sesso.
Per il naturale invecchiamento, già a 30-40 anni gli androgeni iniziano a diminuire ma vi sono anche situazioni di malattia che ne provocano una diminuzione non fisiologia: malattie dell’ipofisi, dell’ipotalamo, ipogonadismo, cicli di chemioterapia, obesità. Ciò avviene in due uomini su 100
La Tos maschile serve in tutti questi casi e deve essere preceduta da uno studio della situazione ormonale, da un’accurata anamnesi per escludere la presenza di un tumore alla prostata o problemi di apnea notturna. Non sarebbe indicata negli uomini con livelli più bassi di testosterone ma senza sintomatologia evidente, anche se uno studio americano ne evidenzia gli effetti benefici in ogni caso che però sarebbero inficiati dall’aumentato rischio cardiovascolare o dall’ aumento del volume prostatico.
Ormai sono disponibili sul mercato molti farmaci a base di testosterone che può essere somministrato per via iniettiva, per os, per via transdermica con gel, creme e cerotti.
La scelta del farmaco e della via di somministrazione spetta al medico, viste le differenze di assorbimento a seconda della via utilizzata e vanno regolarmente controllati i livelli nel sangue dell’ormone, la prostata, il fegato.
Il testosterone può essere utilizzato illegalmente come doping per aumentare la massa muscolare ma è una pratica pericolosa per l’aumento dei rischi d’infarto, di tumori epatici e per gli effetti sul comportamento che esso può provocare: aumento di aggressività, sbalzi d’umore.
Oggi si assiste ad una ulteriore evoluzione delle possibilità terapeutiche.
I medici più esperti parlano di biomodulazione ormonale, una strada nuova favorita anche dalla presenza sul mercato di ormoni bioidentici, cioè ormoni di origine vegetale, leggermente manipolati in laboratorio per renderli identici ai nostri che hanno caratteristiche tali da rendere l’integrazione più fisiologica e indicata anche solo per l’invecchiamento fisiologico.
Se si aggiunge a questa nuova offerta la tendenza a considerare anche l’invecchiamento dell’uomo una parte della vita da rendere sempre meno impattante, si è giunti all’idea che sia necessario considerare tutte i fattori che portano ad una senescenza eccessiva, anche la diminuzione fisiologica degli ormoni.
Per cui oggi si propongono terapie che combinano i vari ormoni bioidentici valutandone le reali carenze e riequilibrandone i rapporti. Sia per l’uomo che per la donna sono indicati non solo i classici ormoni sessuali, estrogeni, progesterone, testosterone ma anche DHEA, Pregnenolone, melatonina, aldosterone, ormoni tiroidei, adiponectina e altri fattori che contrastano l’invecchiamento agendo indirettamente sulla produzione degli ormoni ( es. ostarina, ligandron, peptidi ecc).
In questa breve trattazione non è possibile presentare tutte le possibilità di integrazione, di potenziamento della salute e di rallentamento dell’invecchiamento per l’uomo anche perché sono pochi i medici veramente esperti in quest’ambito.
E l’uomo, più che la donna, difficilmente parla delle proprie difficoltà in ambito sessuale e ha una scarsa conoscenza di come sia possibile migliorare la propria salute sessuale ma anche generale per le ormai note relazioni tra ormoni e sistemi di controllo del corpo.
In un futuro prossimo, una maggiore consapevolezza delle proprie caratteristiche e delle difficoltà, una maggiore conoscenza di possibili nuove soluzioni, dovrebbe portare anche l’uomo a ricercare e a chiedere una vita sempre più in salute.