La sessualità è una componente fondamentale della vita di una donna e il benessere sessuale è indispensabile per la salute generale di ciascun individuo.
Secondo la definizione dell OMS (2006) il benessere sessuale : è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale in relazione alla sessualità; non è solo assenza di malattia, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazione e violenza.
Il vaginismo è una disfunzione sessuale della donna che compromette la possibilità per la donna di vivere serenamente la propria sessualità e compromette la sua salute generale.
Si ritiene che il vaginismo sia una delle disfunzioni psicosessuali femminili più comuni, ma non si conosce l’esatto tasso di prevalenza tra la popolazione generale . Tuttavia, nelle cliniche per la disfunzione sessuale, i tassi variano dal 5 al 17%. Questa condizione può causare significativi problemi interpersonali e relazionali. Il vaginismo è una condizione sotto diagnosticata perché le donne spesso si vergognano di parlarne allo specialista.
Definizione: il vaginismo è una disfunzione sessuale femminile e consiste nello spasmo involontario della muscolatura vaginale, che ostacola o rende dolorosa la penetrazione. La donna reagisce spesso con tutto il corpo, stringendo anche le gambe, inarcando la schiena e allontanando il proprio partner con le mani.
Secondo la definizione del DSMIV del 2003:
Il vaginismo: è un persistente o una ricorrente difficoltà della donna ad accettare la penetrazione vaginale del pene, di un dito o di un oggetto, nonostante l’espresso desiderio della donna di farlo. Sono spesso presenti un evitamento fobico e una paura anticipatoria del dolore. Le donne affette da questa disfunzione possono presentare quindi una fobia del coito, cioè il terrore della penetrazione di varia intensità.
Esistono due tipi principali di vaginismo.
Vaginismo primario. Quando una donna non è mai stata in grado di inserire nulla nella sua vagina. Non è mai riuscita ad usare gli assorbenti interni o fare una visita ginecologica. Si chiama anche vaginismo permanente.
Vaginismo Secondario Quando una donna ha avuto rapporti penetrativi senza difficoltà e ad un certo punto della sua vita poi diventa difficile o impossibile. Si chiama anche vaginismo acquisito.
Le cause sono sconosciute, alcune ipotesi sono da imputare a traumi passati, abusi, problemi psicologici o ad una educazione rigida.
Il vaginismo viene spesso confuso con la vulvodinia , soprattutto la forma primaria, dove la donna presenta dolore e/o bruciore fin dai primi approcci sessuali. La vulvodinia è la presenza di dolore cronico nella zona vulvare e/o vaginale ed è la prima causa di dispareunia superficiale (dolore alla penetrazione nella zona del vestibolo, cioè la parte più esterna della vagina).
Bisogna quindi distinguere la donna con vulvodinia che non riesce ad avere rapporti a causa del dolore, dalla donna con vaginismo che non riesce ad avere la penetrazione a causa della fobia, paura immotivata di provare dolore durante l’attività sessuale.
Diagnosi
È importante fare una corretta diagnosi differenziale tra i vari disturbi ed escludere le cause organiche come un imene ipertrofico o un setto vaginale o malformazioni genitali. Per classificare il vaginismo è necessario valutare l’intensità dello spasmo muscolare e la diversa reazione da parte della donna al tentativo di penetrazione, esistono infatti gradi diversi di vaginismo dal più lieve (grado 1) al più grave (grado 5).
Nel momento in cui viene fatta la diagnosi corretta, la donna deve diventare parte attiva nella risoluzione del problema.
Il trattamento è personalizzato e prevede sedute di terapia sessuologica e sedute di fisioterapia del pavimento pelvico, si consiglia l’esecuzione di specifici esercizi di rilassamento, per migliorare l’elasticità vaginale, da eseguire a casa, che potranno anche essere rivisti e corretti in studio durante il percorso terapeutico.
In un secondo momento, nel caso in cui sia presente un partner, sarà possibile coinvolgerlo nell’esecuzione degli esercizi. Se necessario si può abbinare una terapia psicologica e/o sessuale individuale o di coppia. Raramente e solo nei casi di vaginismo più grave (5 grado) potrebbe essere necessario anche l’utilizzo un farmaco antifobico prescritto da un medico.
Il vaginismo è una disfunzione sessuale che si può risolvere, l’importante è affidarsi ad uno specialista competente e preparato, che sappia ascoltare la donna con vaginismo e che sia in grado di fare la giusta diagnosi ed impostare una terapia corretta.
L’approccio più efficace al trattamento del vaginismo è l’integrazione di terapia sessuale, fisioterapia del pavimento pelvico e se necessario terapia farmacologica. Occorre lavorare in un team di professionisti che collaborano per fornire i giusti strumenti alla donna.
Il team di Pelvis si occupa della donna nella sua interezza, si propone di ascoltare i suoi bisogni e di cercare insieme soluzioni per trovare o ritrovare un benessere sessuale e vivere la propria sessualità in modo consapevole e soddisfacente, promuovendo il benessere psicofisico.