I cinquant’anni sono un’età delicata per le donne: la maggior parte a questa età entra in menopausa.
Si tratta di un passaggio naturale, è vero, non di una malattia, ma i cambiamenti della nostra società, le migliori condizioni di vita, una medicina che ha dato anni alla vita, ha reso la post menopausa un’epoca lunghissima.
Un tempo le donne morivano pochi anni dopo la sospensione delle mestruazioni, oggi molte donne vivono anche trent’anni e più dopo questo evento. Possiamo ancora pensare alla menopausa come la fine della vita, come l’inizio della decadenza fisica, come la fine della sessualità e del ruolo sociale?
È innegabile che la menopausa porti con sé una serie di disturbi. Il corpo fatica ad adattarsi al cambiamento, ma è altrettanto vero che il nostro organismo è programmato per superarli per cui è importante creare una visione che faciliti questo processo.
L’importanza di questa fase della vita è data non solo da cambiamenti ormonali, di fatto simili a quelli che si sperimentano nell’adolescenza, ma anche dalla concomitanza di altri importanti accadimenti che caratterizzano la storia personale.
La paura di invecchiare, le difficoltà in ambito lavorativo, la perdita del ruolo materno perché i figli sono diventati adulti, la possibilità che il rapporto con il compagno entri in crisi, sono tutte situazioni che aumentano, per esempio, la frequenza e l’intensità delle vampate.
E’ innegabile che una vita vissuta in modo pieno e soddisfacente attenua il terrore di invecchiare, anzi permette di cogliere i vantaggi di una nuova stagione della vita, più libera dagli impegni familiari e… perché no…senza mestruazioni!
Menopausa e climaterio
La menopausa è l’arresto delle mestruazioni per la fine dell’attività dell’ovaio.
E’ molto più vicino alla realtà biologica parlare di climaterio (premenopausa, menopausa e post menopausa,) un periodo lunghissimo di circa 20 anni, caratterizzato da fasi molto variabili, in relazione alla salute ed alla peculiare situazione di vita della donna stessa.
Ma già molti anni prima della menopausa l’ovaio funziona in modo irregolare per un esaurimento progressivo della sua funzione. La donna paga pegno vivendo un periodo di grande incertezza: flusso mestruale troppo frequente, oppure in grande ritardo, vampate, sudorazioni notturne, scarso sonno e di conseguenza nervosismo durante la giornata, legato anche alla fluttuazione degli ormoni che non vengono ovviamente più prodotti in modo regolare (premenopausa). Insomma un periodo faticoso da affrontare mentre si è ancora impegnate nel lavoro, con i figli ancora da seguire, con un partner magari in crisi. Forse se la donna potesse vivere questo momento in modo meno frenetico, se fosse compresa nelle sue difficoltà, potrebbe superarle con maggiore leggerezza.
E’importante sottolineare che, se è vero che l’80% delle donne sperimenta i sintomi che elencherò qui di seguito, è anche vero che la maggior parte delle donne ha solo alcuni di questi sintomi, e qualche donna non li percepisce per nulla.
I sintomi della premenopausa e della menopausa
Irregolarità del ciclo
Alcune donne entrano in menopausa improvvisamente, mentre la maggior parte sperimenta le irregolarità per qualche anno. La scomparsa dopo tanti anni della ciclicità delle mestruazioni, con la rassicurazione che ne deriva, è certamente un fenomeno che ha un impatto negativo.
Vampate e sudorazioni
E’ il sintomo più tipico della menopausa, inizia in pre-menopausa e si prolunga per mesi, in alcuni casi addirittura per anni, più frequente dopo stress fisici o psichici, eccessi alimentari o assunzione di alcool. Non è un fenomeno di natura puramente psicologica, infatti scompare all’assunzione di alcuni farmaci. Talvolta si accompagna ad un sintomo fastidiosissimo, le palpitazioni.
E’ un disturbo della termoregolazione per un aumento della sensibilità del sistema di controllo della temperatura corporea.Durante il sonno, normalmente, la temperatura corporea si abbassa. La vampata ne provoca invece un improvviso innalzamento e il sonno, di conseguenza, si fa intermittente con evidenti effetti sul benessere generale. Durante il lavoro, sentirsi avvampare sotto lo sguardo di colleghi e amici è estremamente disagevole.
Sbalzi di umore
Irritabilità, malinconia, ansia, crisi di pianto e depressione sono i disturbi più frequenti della sfera psichica in rapporto alle fluttuazioni ormonali, al sonno disturbato, così come al vissuto personale.
Una depressione prolungata tuttavia, non può essere considerata conseguenza normale della menopausa e richiede assolutamente un intervento medico specifico.
Disturbi del sonno, affaticabilità ed astenia
I disturbi del sonno sono associati in questa fase della vita alle vampate e alle sudorazioni notturne che impediscono di dormire bene, con risvegli frequenti e fatica a riprendere sonno.
Disturbi urologici e secchezza vaginale
La carenza di ormoni, sia estrogeni che androgeni, rende i tessuti genito-urinari più fragili. Sono più frequenti irritazioni e infiammazioni come uretriti e cistiti abatteriche e peggiora l’eventuale prolasso.
Anche le mucose vaginali diventano più sottili e disidratate rendendo l’attività sessuale difficoltosa se non impossibile (dispareunia).
Molte donne lamentano anche una evidente diminuzione o scomparsa del desiderio sessuale.
La postmenopausa
Dopo qualche anno molte donne trovano un nuovo equilibrio adattandosi al cambiamento.
Quasi tutte le donne in postmenopausa superano i sintomi disturbanti (vampate, sudorazioni, cardiopalmo) legati alla fluttazione ormonale, ma l’aumento del rischio cardiovascolare, l’osteoporosi, i disturbi genitourinari, i cambiamenti del grasso corporeo e del muscolo interessano quasi tutte. Già da tempo il giro vita si è modificato, iniziano i cambiamenti metabolici per cui nella donna predisposta iniziano le alterazione del colesterolo, della glicemia, della pressione arteriosa.
In alcune donne l’ansia, la lieve depressione, l’insonnia, le alterazioni dell’umore, non si risolvono, come avviene nella maggior parte delle donne, ma possono far parte di una nuova situazione che richiede cure specifiche.
In donne predisposte o che non seguono uno stile di vita adeguato, si accentua la rarefazione dell’osso (osteopenia o osteoporosi). Si manifestano le problematiche metaboliche nelle donne con familiarità: compare il Diabete di tipo 2, l’obesità, la sarcopenia, ipercolesterolemia.
Non si parla mai abbastanza del fatto che la donna è protetta dagli ormoni nel periodo fertile ma che dopo la menopausa entra nel rischio cardiovascolare (ictus, infarto) come se non più dell’uomo, con l’aggravante che spesso non viene valutata e curata con tempestività.
Aspetti psicologici
Non possiamo fermarci solo agli aspetti fisiologici del climaterio, ma è necessario riconoscere l’importanza degli aspetti psicologici e del ruolo che giocano anche in questa fase della vita.
Controlli preventivi
È importante anche eseguire i controlli periodici, visite regolari per verificare l’assenza di patologie genitali (fibromi, polipi, tumori), il pap test, l’ecografia pelvica, la mammografia, la ricerca del sangue occulto nelle feci. Consiglio anche di fare la prima visita cardiologica, di controllare la pressione e controllare i parametri metabolici per prevenire l’inizio delle malattie metaboliche che rappresentano una vera emergenza medica.
I rimedi
In queste poche righe è impossibile fare un quadro completo degli strumenti o a nostra disposizione per ritardare l’inizio di alcuni disturbi o per attenuarli e per accompagnare la donna verso un invecchiamento attivo.
Esiste un problema di informazione poco chiara: non sempre il medico è interessato o preparato a sufficienza per rappresentare un supporto concreto, qualsiasi sia la scelta della donna, ad esempio se fare o no una terapia sostitutiva. Ma anche la donna possiede notizie legate a credenze negative, sentito dire, paure, insomma disinformazione.
La natura ci fornisce numerose piante con principi attivi, la medicina moderna spazia dall’utilizzo di farmaci veri e propri, necessari in alcune situazioni particolarmente fastidiose, a supporti più leggeri che possano contrastare i problemi legati all’apparato genitale e urinario.
Una risorsa particolarmente interessante e utile per supportare la donna nel tempo è di sicuro l’introduzione nell’armamentario del medico degli ormoni bioidentici che, in piccole dosi, per le caratteristiche e per le vie di somministrazione utilizzate, possono essere usati per molti anni in sicurezza.
E’ possibile prevenire i disturbi del climaterio?
E’ ovvio che un buon equilibrio psico-fisico aiuta a rendere la transizione graduale e meno asintomatica. L’equilibrio è determinato da uno stile di vita ben condotto con scelte derivanti da conoscenza e consapevolezza di se. Brevemente ricordiamo i cardini di uno stile salutare che dovrebbe iniziare fin da giovani. Anche iniziando più tardi il beneficio resta comunque misurabile.
Alimentazione
Si può condensare nell’uso di cibi di qualità, integrali, prevalenza di proteine vegetali su quelle animali, pasti ricchi di frutta e verdura, orari regolari, no abuso di alcol e fumo.
Attività fisica
Costante e regolare (camminare 40 minuti almeno tre volte a settimana a passo svelto) a cui aggiungere un’attività sportiva più strutturata.
Benessere della mente
La Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) ci ha spiegato come corpo e mente sono strettamente legati nel determinare una buona salute. I fattori psicologici influenzano le funzioni dell’organismo ma anche un organo che non funziona correttamente agisce negativamente sulla nostra salute psichica.
Dunque è importante evitare condizioni di stress eccessivo o almeno imparare a gestirlo.
Concedersi pause di rilassamento, coltivare la spiritualità, coltivare le relazioni, coltivare sentimenti positivi (provare gratitudine, evitare il rancore, non rimuginare). Utilizzare tecniche rilassanti e di consapevolezza, ne cito solo alcune, come lo Yoga, la mindfulness; imparare tecniche di respirazione che apportano enormi benefici ai nostri sistemi di controllo, scegliendo le modalità che più ci danno benessere.
Se viviamo situazioni difficili a livello familiare o lavorativo o personale può essere necessario consultare una psicologa.
Conclusioni
E’ importante iniziare a costruire un buon climaterio iniziando da subito (!), incoraggiando le giovani donne a seguire uno stile di vita che possa portare beneficio anche in futuro.
Per la donna che vive questo momento è indispensabile informarsi e costruire una relazione attiva con il proprio medico. In definitiva ogni donna ha diritto a vivere questo periodo della vita a suo modo ma per scegliere liberamente necessita di informazioni corrette e di un supporto continuativo nel tempo e sollecito.
Ogni donna è un unicum, e vive questo momento in modo differente, proprio in relazione al suo particolare vissuto e alle sue caratteristiche biologiche.
Ancora una volta dobbiamo convenire che la biologia si sposa strettamente con la biografia della persona.
Tutto ciò merita una risposta personalizzata.